Benevento-Pisa 2-0. Cronaca e osservazioni sul match

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Reti: 7′ Aut. Benvenga (P), 50′ Altinier.

BENEVENTO (4-3-3): Gori; D’Anna, Siniscalchi, Rinaldi, Frascatore; La Camera (64′ Kanoute), Rajcic, De Vezze; Cia (82′ Sy), Montini (71′ Altinier), Pintori.
A disp.: Mancinelli, Porcaro, Candrina, Luisi.
All.: Imbriani.

PISA (3-5-2): Pugliesi; Sodano (85′ Scampini), Colombini, Bizzotto; Benedetti, Ilari (69′ Gatto), Obodo, Favasuli, Benvenga; Perna (78′ Perez), Tulli.
A disp.: Sepe, Raimondi, Buscaroli, Ton.
All.: Pane

Arbitro: Sig. Diego Bruno di Torino
Assistenti: Sigg. Mario Mandis di Palermo e Nicola Ruggirello di Trapani
Ammoniti: 21′ Rajcic (B), 32′ D’Anna (B), 58′ Sodano (P), 46′ Bizzotto (P), 67′ Benvenga (P).
Angoli: 7-4 per il Pisa (Pt: 3-1 per il Benevento).
Recupero: 1′ Pt, 5′ St.
Note: all’80’ Pugliesi para un rigore ad Altinier.

Seconda partita consecutiva vinta tra le mura amiche per il Benevento, dopo la disfatta contro la Ternana; rispetto all’andata poi il copione negativo è stato nettamente ribaltato, alle due sconfitte consecutive a Como e Pisa, il Benevento ha risposto con due vittorie casalinghe, tornando finalmente a segnare su azione e senza subire gol oltretutto.
Se confrontiamo i punti ottenuti nelle prime nove giornate dell’andata, e quelli nel girone di ritorno, notiamo come il Benevento, nonostante una sconfitta in più, sia riuscito a migliorare il proprio score.
Andata: 3 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte. 12 gol fatti e 12 subiti. Punti 12.
Ritorno: 5 vittorie, 4 sconfitte. 8 gol fatti e 8 subiti. Punti 15.

Statisticamente parlando il Benevento ha eliminato il segno X dal proprio calendario, facendo proprio il detto “Vittoria o morte”(ovvero sconfitta); va meno in gol, ma ne subisce anche di meno. In più quando vince lascia sempre a 0 la squadra avversaria, viceversa subisce lo stesso copione quando perde.
Da segnalare inoltre, come accennato poc’anzi, il ritorno alla marcatura su azione che mancava dal 2-0 di Montini in quel di Reggio Emilia: non parliamo tanto dell’autorete del Pisa, giunta sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quanto di quella di Altinier a tempo scaduto nella ripresa. Il merito del gol va tutto a Kanouté, vero e proprio ago della bilancia nel secondo tempo: con la sua entrata in campo la squadra ne ha guadagnato in vivacità e più volte ha sfruttato l’arma del contropiede per cercare di chiudere quanto prima la partita.

A dir la verità il primo tempo è stato alquanto scialbo e noioso, togliendo giusto il momento del vantaggio del Benevento, giunto a inizio partita grazie ad una deviazione di Benvenga nella propria porta: il giocatore pisano ha toccato il pallone dopo che Rajcic aveva svettato di testa su un corner battuto da La Camera. Lo speaker dello stadio lì per lì, un po’ perché non aveva capito bene la dinamica della rete, ha tagliato immediatamente la testa al toro, assegnando il gol a La Camera che aveva battuto il calcio piazzato.
Tolta dunque l’azione del gol, e tentativi di cross in area prontamente sventati oppure che finivano in fallo laterale da parte di entrambe le squadre, nella prima frazione possiamo giusto segnalare un tiro velleitario dalla tre quarti di Obodo finito abbondantemente alto sulla traversa, azione accaduta all’ultimo minuto del primo tempo.

Nella ripresa il copione del match cambia decisamente al quarto d’ora, quando un retropassaggio di Sodano a Pugliesi, mette in difficoltà il portiere che riesce a spazzare l’area giusto in tempo. Poco più tardi il primo dei contropiedi effettuati dal Benevento viene gestito malamente: Montini con Cia a destra e Frascatore a sinistra, passa al biondo esterno invece di favorire il terzino romano meglio piazzato; gioco facile per Pugliesi, in netto anticipo su Cia; uscita bassa, palla abbrancata e nulla da fare per i giallorossi.
Con l’entrata di Kanouté al posto di uno spento La Camera, la partita cambia aspetto, diventando tutta ad un tratto da noiosa a piacevole agli occhi: bastano tre minuti al giovane colored beneventano per mettersi in luce, questi scatta sulla destra, il più veloce sul ribaltamento di fronte dei padroni di casa, ma poi appena entrato in area si perde in una serie di finte permettendo il recupero degli avversari, rendendo inutile il doppio tentativo di mettere in mezzo la sfera.
Pane cambia leggermente l’assetto tattico dei suoi per tentare di arrivare all’agognato gol del pareggio, spostando Ilari dietro le due punte, e difatti il Pisa ne giova rendendosi più pericoloso sulla tre quarti, anche a costo di scoprirsi e rischiare di subire la seconda rete in contropiede.
Ed è proprio l’ennesimo contropiede effettuato dal Benevento al 68′ che strozza la gioia del gol in gola ai supporters giallorossi: Cia lancia D’Anna sulla destra mettendolo a tu per tu con Pugliesi, il capitano controlla il pallone, effettua un pallonetto sul portiere in uscita, ma sul rimbalzo D’Anna sbaglia il tempo per colpire di testa non riuscendo a concludere a porta vuota. Montini che aveva seguito l’azione non riesce a concludere in rete per il pronto ritorno della difesa pisana.
Un minuto più tardi è lo stesso Montini ad impegnare Pugliesi di sinistro, e sull’ennesimo ribaltamento di fronte, il Pisa riparte in attacco, un cross dalla sinistra non viene bloccato da Gori che perde la sfera, l’ex Colombini portatosi in avanti conclude in porta, ma sulla linea si fa trovare pronto Siniscalchi che respinge il tiro.

La gara si sta avviando verso la fine e all’80’ arriva per il Benevento l’occasione per chiudere la partita: Pintori entra in area e dopo un dribbling sull’altro ex Sodano, viene atterrato da quest’ultimo. L’arbitro decreta il calcio di rigore, ma a presentarsi sul dischetto è Altinier (entrato al posto di Montini) in vece di Pintori. L’attaccante però calcia un rigore non troppo convinto, tiro basso e centrale parato in due tempi da Pugliesi.
Proprio nell’articolo di presentazione sul Pisa, avevamo accennato alla fama di “pararigori” dell’estremo difensore toscano, mettendo dunque in guardia la squadra giallorossa che con il rigore di oggi stacca nettamente le altre compagini del girone con ben 9 massime punizioni assegnate. Quello di oggi è anche il primo rigore fallito dal Benevento in questo campionato.
Sembra dunque mettersi bene per il Pisa, i cui giocatori rinfrancati dall’impresa del compagno Pugliesi prendono coraggio vedendo concretamente la possibilità di raggiungere l’undicesimo pareggio del proprio campionato, l’ottavo in trasferta.
Difatti il Pisa costringe il Benevento a difendersi nella propria metà campo, la prima occasione arriva all’86’ col corner per il Pisa sul quale svetta Obodo, ma la palla finisce decisamente fuori. All’88’ Rajcic su un altro calcio d’angolo spazza fuori di testa, al limite dell’area Scampini (entrato nella ripresa) calcia al volo ma la sua conclusione è più una trasformazione da rugby piuttosto che un tiro.
A tempo regolamentare scaduto, il quarto uomo segnala 5 minuti di recupero, e sull’ultimo di questi, dopo l’ultimo dei tanti calci d’angolo battuti dal Pisa, Sy prende palla dalla difesa e si fa almeno quaranta metri di corsa, tutto solo mette piede in area attirando l’attenzione di Pugliesi che va verso di lui, Sy però passa al centro per Altinier che aveva seguito tutta l’azione e di destro segna comodamente a porta vuota. E’ il 2-0 definitivo e l’arbitro fischia la fine della contesa.

Terza volta del Pisa al Ciro Vigorito, e terza sconfitta consecutiva senza mai segnare nemmeno un gol. La tradizione resta favorevole ai giallorossi, come favorevole si dimostra nuovamente quest’ultimo turno di campionato, dopo quello della giornata precedente: Reggiana-Carpi 1-1 e Sorrento-Spal 1-1. Il Benevento “rosicchia” altri due punti ad entrambe le squadre portandosi a soli 3 punti dal Carpi quarto e a 2 dal Sorrento quinto.

Incredibile come in sole due giornate la flebile fiammella di speranza per gli spareggi promozione sia cresciuta così tanto: il “treno dei playoff” allora distante ben 7 punti, e impensabile da raggiungere per una squadra “a piedi e senza scarpe”, si è avvicinato in così poco tempo.
Il prossimo turno vedrà il Benevento giocare l’anticipo del venerdì di Sportitalia, in trasferta sul campo ostico della seconda in classifica, il Taranto.
La domenica invece Carpi e Sorrento si affronteranno a Modena (dove il Carpi gioca le proprie gare interne) per una sfida che, tenendo conto della situazione attuale, interesserà molto i giallorossi sempre che quest’ultimi tornino con un risultato utile dalla Puglia.